Il Medical Shelter è una soluzione tecnologica adibita ad unità medicali multiuso (come ad esempio terapia intensiva, prima emergenza, ostetricia) per la realizzazione di ospedali mobili costruiti con materiali innovativi ecosostenibili di facile assemblaggio e interconnessi per l’invio e la ricezione di indagini mediche.
Le strutture sono progettate per garantire la continuità del funzionamento degli ospedali in caso di ristrutturazioni di aree operative, in caso di inabilità temporanea e soprattutto per emergenze sanitarie come la diffusione del COVID-19. L’utilizzo del servizio può anche essere sfruttato da strutture ospedaliere per servizi temporanei, per la riduzione delle liste di attesa e per l’ampliamento strutturale o territoriale. La continuità del servizio di chirurgia consentirà al sistema sanitario e singoli ospedali di eliminare i costi di mobilità.
Con la definizione Medical Shelter intendiamo una categoria di prodotti unici nel loro genere in termini di know-how, sicurezza e innovazione. Possono essere adibiti ad unità mediche multiuso:
odontoiatria, ginecologia e prima emergenza, laboratorio analisi, sala operatoria, terapia intensiva, ecc. Diventano quindi indispensabili e versatili per la realizzazione di un ospedale chirurgico mobile in caso di emergenza o per integrare strutture chirurgiche ospedaliere tradizionali.
I medical shelter sono dotati di attrezzature mediche ospedaliere specifiche e complete delle più avanzate tecnologie comunicative e di gestione. Le strutture possono essere replicabili ed espandibili, facilmente trasportabili (tramite, trasporto, marittimo, ferroviario, aviotrasporto) e realizzati interamente con materiali tecnologicamente avanzati ed ecosostenibili idonei a creare ambienti asettici per interventi chirurgici.
I medical shelter sono progettati per garantire sicurezza oltre che massima operatività e rapidità in qualsiasi parte del mondo anche nelle aree remote e disagiate. Moduli ospedalieri progettati e realizzati per garantire un’alta efficienza riducendo al minimo i consumi elettrici e di carburante e aumentandone così l’autonomia.